Sabato 14 dicembre 2024 nella sede di Monteverde a Roma si è tenuta una seduta di aggiornamento fra istruttori di KUAI, un momento di confronto e studio indispensabile per garantire che il sistema di difesa personale rimanga al passo con i tempi e sempre in grado di offrire soluzione realistiche e aggiornate. L'obiettivo è stato sperimentare e studiare nuove soluzioni, valutandone l'efficacia e discutendo su come integrarle nei programmi didattici.
Il rifiuto dell'esercitazione è un marker importante da monitorare, in generale, e in modo particolare in presenza di giovani in età pre-intra-post-adolescenziale. Quando emergono segnali di rifiuto, totale o parziale, è fondamentale intervenire. In alcuni casi, un incremento della motivazione, accompagnato da un energico invito a superare la situazione, può essere sufficiente. In altri casi, invece, è necessario rimodulare l’esercitazione abbassandone il livello di difficoltà percepita.
In Italia, l'uso delle armi non letali per difesa personale è strettamente regolamentato. Lo spray al peperoncino è l'unico dispositivo consentito, purché conforme alla legge. Gli storditori elettrici, considerati oggetti atti ad offendere, possono essere detenuti solo in casa, mentre i Taser, classificati come armi, richiedono un porto d'armi, generalmente non concesso per uso personale. Queste normative sottolineano la necessità di conoscere i limiti legali legati alla difesa personale.
La violenza di Genere e Domestica rappresenta una delle forme più insidiose di aggressione, spesso alimentata da rapporti affettivi malati e tossici. Diversamente da altri tipi di violenza, essa si radica all’interno di relazioni di lunga durata, dove il legame affettivo-psicologico gioca un ruolo cruciale. Questa dinamica rende la difesa personale in contesti di violenza di Genere e Domestica particolarmente complessa, poiché le emozioni, il senso di colpa e la paura si intrecciano in un nodo difficile da sciogliere.
Di difesa personale “al femminile” si parla tanto, soprattutto nei giorni intorno al 25 novembre, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. Tuttavia, raramente si analizza la questione a fondo, considerando in modo realistico la violenza di genere e la violenza domestica, dal punto di vista della difesa personale.
Nel mondo animale, la distanza tra un individuo e un potenziale aggressore ha un valore fondamentale per la sicurezza. Ogni creatura ha una propria "distanza di fuga", una soglia invisibile oltre la quale scatta la reazione di difesa o di fuga. Anche gli esseri umani rispondono a situazioni simili durante le interazioni sociali. Capire come la distanza influenzi le nostre possibilità di reazione può diventare uno strumento prezioso in difesa personale.