È periodo di esami... avevo già trattato il tema della correzione tecnica nel post “Correggere solo quando è utile e focalizzarsi sull’essenziale”, dove sottolineavo l’importanza di non intervenire troppo presto sugli errori motori, per lasciare spazio all’apprendimento autentico. Qui affronto un altro aspetto dello stesso ecosistema didattico: la differenza — sottile ma cruciale — fra studiare e ripassare. Perché, soprattutto in prossimità di una prova importante saper scegliere cosa proporre ai candidati è parte dell’arte dell’insegnamento.
Nel mondo della difesa personale, l’insegnamento efficace non può limitarsi a una sequenza di tecniche da imitare. Serve un metodo che favorisca l’apprendimento profondo, la trasferibilità motoria e la padronanza adattiva delle abilità. In questo contesto, l’uso della divisione strutturale degli esercizi, abbinata al metodo a spirale di Jerome Bruner, rappresenta uno strumento pedagogico di grande efficacia.
In situazioni di pericolo reale, la capacità di leggere il contesto può fare la differenza tra una strategia efficace e una risposta inadeguata. Nella difesa personale, il contesto non è solo uno degli elementi, ma il fattore principale che guida le nostre azioni, permettendoci di adattare le tecniche apprese alle peculiarità di ogni situazione. Essere consapevoli del contesto significa anche saper cogliere segnali di pericolo in anticipo, prevenendo escalation e aumentando le possibilità di una risoluzione sicura.
Nel mondo della difesa personale, le cover rappresentano strumenti fondamentali per proteggersi da aggressioni e situazioni pericolose. Queste tecniche non solo offrono una protezione immediata, ma possono anche trasformarsi in potenti strumenti offensivi. In questo articolo, esploreremo tre tipi di cover: la "Double Rhino", la "Cross-Forearm" e la "Dual Forearm Shield". Scopriamo insieme come funzionano, i loro vantaggi strategici e come possono essere utilizzate efficacemente.
In seguito alla pubblicazione del post 'Bambini e difesa personale: Giochiamo a difenderci,' nel gruppo istruttori si è aperto un dibattito su perplessità e preoccupazioni riguardanti l'insegnamento della difesa personale ai bambini. Il timore principale è che i bambini possano utilizzare le tecniche apprese fuori contesto. Queste preoccupazioni sono del tutto comprensibili e meritano attenzione. Tuttavia, è fondamentale chiarire che l'approccio alla difesa personale per i bambini può differire profondamente da quanto spesso si immagina.
Quando si parla di difesa personale per bambini, è fondamentale ricordare che i bambini e le bambine non sono semplicemente "piccoli uomini o donne". Hanno esigenze specifiche che devono essere comprese e rispettate, poiché il loro sviluppo cognitivo, emotivo e fisico è ancora in corso. La loro crescita psicofisica e il loro modo di apprendere richiedono un approccio diverso rispetto a quello utilizzato con gli adulti, che tenga conto della loro naturale curiosità e del loro bisogno di esplorare il mondo attraverso il gioco e l'interazione.